La conservazione dei documenti

Per quanto tempo è bene conservare fatture e ricevute? Una domanda che tutti noi ci poniamo, quando siamo alle prese con il problema se eliminare o meno documenti che si ritengono ormai "carta straccia".

Nella lista sottostante alcune indicazioni a riguardo:

  • Abbonamento TV (bollette dell'energia elettrica) (relative ricevute di pagamento): 10 anni
  • Affitto (relative ricevute di pagamento): 5 anni
  • Assicurazioni (ricevute pagamento premi): per 1 anno dalla scadenza, nel caso in cui le quietanze (es. polizze vita) siano state utilizzate a fini fiscali, si devono conservare per 5 anni
  • Atti di compravendita casa, atti di proprietà della casa...: per sempre
  • Atti di matrimonio, separazione...: per sempre
  • Atti giudiziari: per sempre
  • Atti notarili in genere: per sempre
  • Bollette e fatture energia elettrica, gas, rifiuti: 5 anni è la prescrizione prevista per legge, consigliamo però di conservarle per almeno 10 anni, da luglio 2016 con l'addebito del canone Rai per 10 anni
  • Bollette telefono fisso e mobile: 5 anni è la prescrizione prevista per legge, consigliamo però di conservarle per almeno 10 anni
  • Bollettini e ricevute pagamento IMU (ICI): 5 anni dall'anno successivo a quello di pagamento
  • Bollo auto (relative ricevute di pagamento): 3 anni oltre l'anno cui si riferisce il pagamento, consigliamo però di conservare le ricevute per almeno 5 anni
  • Cedolini paga: per sempre
  • Contributi previdenziali (INPS, buste paga?): per sempre
  • Contratti di affitto: per sempre
  • Denuncie di smarrimento: per sempre
  • Documentazione relativa a dichiarazioni dei redditi: fino alla scadenza del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Per coloro che hanno usufruito di agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione, di risparmio energetico e bonus mobili, tutta la documentazione relativa a detti costi va conservata fino a 15 anni, dato che la detrazione d'imposta va ripartita in 10 anni in parti uguali.
  • Estratti conto bancari: 10 anni
  • Fatture di alberghi e ristoranti: 6 mesi
  • Fatture di artigiani: consigliamo la conservazione per almeno 10 anni
  • Licenze edili: per sempre
  • Multe stradali: 5 anni
  • Mutui (ricevute di pagamento delle rate): per sempre (ai fini fiscali il termine è fino alla fine del quinto anno successivo a quello dell'ultima detrazione)
  • Pagamenti rateali: 5 anni
  • Pagelle scolastiche: per sempre
  • Parcelle e fatture di liberi professionisti (avvocati, notai...): 3 anni dalla conclusione della prestazione
  • Rette scolastiche ed abbonamenti a palestre: 1 anno, si consigliano 5 anni
  • Referti medici (ricoveri, analisi, lastre...): per sempre
  • Scontrini di acquisto merce: per 26 mesi (sia ai fini della prova di acquisto, sia per esercitare i diritti di garanzia, attenzione a quelli in carta termica
  • Spese condominiali: per 5 anni

Consigli

In ogni caso si consiglia di trattenere copia delle ricevute per almeno altri 2-3 anni oltre le scadenze indicate; questo in quanto rispetto a certi termini di prescrizione possono esserci ancora incertezze interpretative.
Nel caso in cui i pagamenti vengano eseguiti tramite banca, è consigliabile conservare anche gli estratti conto in cui si attesti l'avvenuto pagamento. Da non dimenticare che in caso di solleciti notificati regolarmente, il termine di prescrizione ricominicia a decorrere dal momento del sollecito.

NB: le informazioni contenute in questo documento sono aggiornate alla data di pubblicazione dello stesso.

 

Situazione al
09-2016

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